Prese Arrampicata – Smog Climbing Angelini
Non avrei mai pensato di trovarmi di fronte a qualcosa del genere. Questo, forse, è l’intro migliore che posso utilizzare per raccontare la mia visita nella sede del marchio artigianale Smog Climbing, produttore di Prese Arrampicata. Il signor Alessandro Angelini, che tutti comunemente chiamano Sandro, è di una gentilezza, semplicità e genuinità uniche.
Dopo aver percorso circa un’ora di macchina da Perugia in direzione di Fossombrone, località dove Smog ha lo stabilimento produttivo, mi ha accolto come se fossi un amico di vecchia data. Anche se in realtà ci eravamo visti solo poche volte in precedenza e in maniera molto sfuggevole.
Premetto, stavo andando a ritirare del materiale a causa della grossa mole d’ordini che ci stava arrivando tramite il nostro e-commerce Amorini.it, l’occasione si è rivelata propizia per approfondire questo affascinante mondo di cui Sandro è direttore d’orchestra e attore protagonista.
Smog Prese Arrampicata
Perché il marchio si chiama Smog?
Partiamo da qua, dalla domanda che mi è frullata in testa durante tutto il viaggio in furgoncino immerso nella natura nei pressi del Furlo: “perché ha deciso di chiamare l’azienda di prese e volumi arrampicata Smog?“
Il mio dubbio ha avuto facile risposta nel momento in cui mi sono trovato ad aprire la porta principale dell’azienda, un laboratorio diviso in tre sezioni con sviluppo orizzontale: nella prima l’ufficio e il centro di confezionamento, nella seconda un polo produttivo con impianti di aspirazione pazzeschi e infine, nel terzo, un deposito dove stoccare gli ordini in preparazione.
Ma questo non è tutto, la cosa che più mi ha sorpreso e che, devo dire, mi ha lasciato sbalordito è stata una presenza inaspettata: una piccola palestra d’arrampicata al piano superiore. Domanda diretta: “Sandro, ma che ci fa una palestra qui?”, risposta: “come facevo secondo te ad ideare le prese se non le provavo? Nacque tutto da qui, io da giovane arrampicavo e le prese costavano troppo, così decisi di produrle”. Chapeau.
E il nome? “Hai sentito l’odore che c’è di là? Quando tirano le resine si sente”. Tutto più chiaro.
Prese climbing, set arrampicata, volumi
E così, dopo aver fatto il giro panoramico del laboratorio artigianale, mi ha subito fatto immergere nelle fasi produttive. Senza entrare troppo nei dettagli, mi sono trovato a toccare con mano prodotti, stampi, idee con più di trent’anni di attività. Tutto quello che si vede è figlio di una sapiente lavorazione artigianale.
Prese da arrampicata di qualsiasi dimensione: prese arrampicata bambini, prese mani, kit arrampicata piedi, trave grande, trave media e trave piccolo. Per qualsiasi tipologia di utilizzo, sia per allenamento che per costruire intere pareti da arrampicata in legno o in muratura. Insomma, uno spettacolo da comporre a proprio piacimento sotto la guida e i consigli di Sandro.
Sandro Angelini e SMOG, storia di una bottega artigianale
Un pensatore libero. Nella nostra chiacchierata questa parola – Libertà – è venuta a galla più e più volte. Sandro mi ha raccontato la sua storia, mi ha detto che nella vita tutto pensava di fare tranne di diventare produttore di prese d’arrampicata. Il creatore di Smog è laureato in lettere, ha usato la sua esperienza e la sua elasticità mentale per dare forma ad un piccolo capolavoro.
Una bomboniera del Made In Italy, un laboratorio con ordini sempre in crescita diretto da Sandro e sua moglie Debora. Con l’immancabile presenza della cagnolina Mela, sempre pronta a seguire il suo amato padrone nelle passeggiate post-lavoro.
Quello che lo ha spinto a credere nella produzione di prese arrampicata, oltre che un’irrefrenabile passione, è stata la voglia di costruire una realtà propria. Di non essere costretto da orari, tempi, scadenze. Ed è qui, nella tranquillità di Fossombrone, che produce prese arrampicata svase, prese boulder e tantissime altre ancora.
Con ritmi umani, gestiti e gestibili. Con la voglia di non rinunciare a ciò che di bello la vita ci ha concesso: una passeggiata nella natura, un escursione nei boschi o un’arrampicata in falesia.
Ci salutiamo con il gioco delle prese da arrampicata
Finita questa splendida giornata e caricato il furgoncino per rientrare a Perugia, Sandro mi blocca e mi dice: “Scegli una presa”. Io, trovandoci in quel momento nella prima sala – quella adibita ad ufficio e centro di confezionamento – mi dirigo verso uno dei cesti nei quali sono stivate le prese climbing.
Premetto, saranno state circa quattrocento o cinquecento prese di forme e dimensioni diverse, figlie di altrettanti stampi. Ogni presa è diversa da un’altra: per colore, contenitore di produzione e grandezza.
Ne prendo una, verde nello specifico. Sandro la guarda, la esamina per non più di dieci secondi e si dirige nel laboratorio di produzione, in mezzo a più di duemila stampi ne prende uno e al primo tentativo infila la presa che ho scelto io: calza alla perfezione.
Per me è facile visto che amo il mio lavoro, dice lui. Ci credo, penso io, e così ci salutiamo. Forse, ancora ride.
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