Revisione DPI Anticaduta
I DPI anticaduta sono quei dispositivi progettati per la protezione dell’operatore dalle cadute dall’alto, come ad esempio l’imbracatura di sicurezza, i moschettoni, i cordini, gli assorbitori di energia e altri ancora. La revisione DPI Anticaduta, ovvero l’ispezione di questi Dispositivi di Protezione Individuale, finalizzata ad analizzare l’usura prodotta durante l’uso, è un’attività fondamentale per garantire l’efficacia e la sicurezza degli stessi nel tempo.
Numerosi possono essere gli argomenti che è interessante approfondire sull’argomento: Chi può fare le revisioni dei DPI anticaduta? Ogni quanto tempo vanno fatte? Quali tipi di controlli sono sottoposti tali dispositivi di protezione dalle caduta? Qual è il periodo massimo per effettuare la revisione dei DPI anticaduta? Cerchiamo di chiarire i dubbi a riguardo.
Da 30 anni svolgiamo revisioni per i più famosi safety brand: Camp, Petzl, Tractel, Faba, Soll. Ecco perché possiamo rispondere in maniera competente e precisa. Continua a leggere con noi.
Revisione imbracatura anticaduta: tutto ciò che c’è da sapere
Di interesse è innanzitutto conoscere che cos’è una revisione.
La revisione dei DPI anticaduta consiste nell’analisi dello stato di usura del dispositivo e nella valutazione del suo funzionamento. Durante la revisione, il DPI viene controllato e verificato per assicurarsi che sia ancora in grado di garantire la protezione dell’utente. Vengono eseguiti controlli non distruttivi sulle parti mobili, sull’integrità dei materiali, sulle cuciture e le etichette per garantire che il DPI sia in conformità con le normative di sicurezza vigenti
Revisione dpi 3 categoria
Tale tipo di controllo deve essere effettuato sull’intero kit anticaduta in dotazione al lavoratore: sono controllati le imbracature di sicurezza, il cordino di posizionamento, i cordini di arresto caduta con assorbitore di energia, le fettucce, i moschettoni, i discensori, gli anticaduta per corda. In sostanza, tutto il sistema anticaduta.
Naturalmente anche altri elementi sono sottoposti a verifica periodica: sono sottoposte a revisione le linee vita temporanee, i carrelli per le scale anticaduta con binario (tipo carrello SOL e carrello FABA) e i kit di emergenza dotati di carrucole e paranchi per soccorso e sollevamento.
Scheda di controllo DPI anticaduta, persona competente
Chi può fare il controllo DPI? L’attività di revisione dpi anticaduta deve essere svolta unicamente da persona competente e nel rispetto delle procedure di ispezione periodica dettate dal fabbricante del DPI. Sarà redatta una scheda di controllo DPI anticaduta che attesta l’esito della revisione.
Per l’esatta definizione di “persona competente” non si può dare una risposta univoca poiché ciascun produttore detta delle proprie specifiche. La competenza è spesso acquisita con la frequenza di specifici corsi di formazione individuati dal fabbricante e riportati, insieme a molte altre utili informazioni sul DPI anticaduta in possesso, nel manuale di utilizzo.
Verifica annuale dpi anticaduta
Si parla di revisione dpi 3 categoria perché, analogamente a quanto siamo abituati con la nostra automobile, questi sistemi di sicurezza devono essere periodicamente sottoposti a specifici controlli per verificarne il loro stato di integrità e l’eventuale presenza di difetti e danneggiamenti che potrebbero essere avvenuti durante il periodo di utilizzo da parte dell’operatore.
Queste ispezioni periodiche regolari sono obbligatorie, a prescindere dall’uso effettivo o meno dei kit anticaduta: anche se scarsamente utilizzato nel periodo, la verifica deve essere ugualmente effettuata.
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Non si deve tuttavia cadere nell’errore di considerare la revisione annuale dei DPI anticaduta come la sola sufficiente a garantire il mantenimento in buone condizioni di questi dispositivi di sicurezza. Infatti il controllo DPI deve essere costantemente svolto dal singolo operatore ogni volta che impiega tali dispositivi di sicurezza. Tale ispezione è chiamata controllo giornaliero. Questi controlli visivi sono svolti durante l’indossamento dei dispositivi anticaduta prima dell’attività lavorativa, durante l’uso in quota e successivamente alla svestizione a fine giornata lavorativa.
Sono eseguiti direttamente dall’operatore addestrato che ha frequentato i corsi di addestramento DPI anticaduta (es. corso funi modulo A oppure corso lavori in quota) che in maniera abbastanza rapida effettua un controllo visivo e tattile di base sullo stato di conservazione dei propri dpi anticaduta: passare le corde tra le mani, guardare con occhio attento le fettucce, l’imbracatura e tutta la restante attrezzatura tessile, preservare dalla caduta gli attrezzi metallici, riporre il proprio kit al riparo da luce solare diretta o da sversamenti di prodotti chimici, sono tutte azioni di buon senso per preservare durata e sicurezza del proprio kit anticaduta.
Revisione DPI anticaduta, verifica straordinaria
Possono essere altresì necessarie delle verifiche straordinarie, del tutto simile al controllo programmato e obbligatorio della revisione annuale, svolte ad una scadenza inferiore all’anno, nel caso si verifichi un evento inaspettato oppure si abbia una perplessità manifestata dall’operatore rilevata durante il controllo giornaliero. Tali controlli straordinari sono del tutto simili, nelle modalità di esecuzione, alle ispezioni periodiche con la sola differenza che avvengono prima del trascorrere dell’anno.
Tirando le somme, per rispondere quindi alla domanda che spesso viene fatta:
Qual è il periodo massimo per effettuare la revisione dei DPI anticaduta?
Si può affermare che la frequenza di legge del controllo è almeno una volta all’anno ma che giornalmente l’operatore, tramite un controllo visivo, tiene sotto controllo lo stato di salute dei propri dispositivi.
Registro controllo DPI 3 categoria
La data da prendere come riferimento per il calcolo della periodicità della verifica annuale dpi anticaduta è quella di messa in servizio al primo utilizzo. Con la messa in servizio e l’avvio all’uso del kit anticaduta la normativa prescrive la compilazione di una scheda nella quale registrare i dati identificativi di ogni pezzo del kit anticaduta nonché i controlli che sugli stessi sono periodicamente effettuati.
Tale documento viene comunemente denominato registro controllo DPI.Tale scheda può essere tenuta a livello cartaceo o informatico: l’importante che sia realizzato l’obiettivo di poter provare a terzi che siano stati effettuati tutti i controlli del caso con frequenza di ispezione di almeno 12 mesi. Nella scheda sono dettagliatamente riportati gli estremi identificativi dei diversi DPI anticaduta presenti (es. lotto di produzione, codice identificativo) oltre alla data di produzione e quella di messa in servizio del DPI.
Controllo sistemi anticaduta ogni quanto?
Tale scheda di registrazione DPI anticaduta permette anche di tenere sotto controllo l’eventuale scadenza del dispositivo. I fabbricanti dei dispositivi anticaduta, determinano una durata di vita massima dei propri prodotti
- generalmente di 10 anni per tutti i DPI tessili e plastici (es. imbracature, cordini, caschi, assorbitori di energia, …), che possono decorrere o dalla messa in servizio o dalla fabbricazione
- durata di vita illimitata per i DPI metallici (moschettoni, discensori, arresto caduta, …)
Tali durate di vita dei DPI anticaduta sono da intendersi in assenza di cause che li possano mettere fuori uso (es. deterioramento, usura e simile) e a condizione che siano effettuati i controlli periodici almeno una volta ogni 12 mesi (revisioni annuali).
I fabbricanti possono definire durate di vita diverse rispetto a quelle sopra riportate: la sola fonte di informazione in tal senso è rappresentata dal manuale di utilizzo del dpi anticaduta che riporta tale dato, insieme a molte altre utili informazioni sul DPI anticaduta.
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